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Ipertrofia prostatica benigna, prostatiti acute e croniche

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PATOLOGIE

Ipertrofia prostatica benigna, prostatiti acute e croniche

L’iperplasia prostatica benigna (IPB), è l’aumento di volume della ghiandola prostatica secondario ad una serie di modifiche ormonali e all’invecchiamento dei maschi. Questo aumento di volume si traduce in una progressiva riduzione del calibro dell’uretra (il tubo che porta le urine dalla vescica fino all’esterno, attraversando la prostata) causando una progressiva comparsa di sintomi urinari (svegliarsi di notte per urinare, senso di svuotamento vescicale incompleto, stimolo minzionale frequente e talvolta imperioso, fino all’impossibilità di urinare con conseguente ricorso necessario al catetere vescicale). La patologia benigna della prostata è reversibile e può essere controllata con la terapia farmacologica fino ad arrivare alla terapia chirurgica nei casi più severi. Oggi la terapia chirurgica della prostata può essere personalizzata in base alle necessità e aspettative del paziente e può essere più o meno invasiva: Rezum (la tecnica più recente e meno invasiva disponibile), la resezione prostatica laser o l’utilizzo di altri presidi volti a ripristinare il calibro dell’uretra con conseguente ripresa della minzione normale.